19.01.156 - «Rumor si dimette»

Inviato da alessandro.boin il Sab, 02/10/2018 - 15:49

ABSTRACT: Il volantino, in occasione delle dimissioni del presidente del consiglio Rumor, contiene un invito ai cittadini affinchè vigilino contro il rischio di una svolta autoritaria nel paese e affinchè si mobilitino attraverso l'unione di tutte le forze di sinistra, comuniste, socialiste e cattoliche, per dare al paese un governo orientato a sinistra capace di sconfiggere le forze della crisi.

Contro le richieste dei lavoratori l' avventura della crisi di governo
Rumor si dimette
Il Presidente del Consiglio on. Rumor ha dato le dimissioni.
A pochi mesi dalla sua costituzione, il governo è nuovamente in crisi.
Una situazione grave si apre per il nostro paese: le forze dell' avventura e della reazione politica ed economica, rappresentate dalla DC e dal PSU e ispirate dal grande padronato, tentano di prendersi la rivincita.
Pur di non fare i conti con le richieste di riforma, di democrazia e di processo sociale avanzate dai lavoratori e dalle masse popolari, l' on. Rumor ha preferito dimettersi, sottraendosi così allo stesso tempo agli impegni, pure insoddisfacenti, che il governo era stato costretto ad assumere di fronte ai lavoratori in lotta.
Con la crisi, si rinvia a tempo indeterminato la riforma fiscale, il riassetto dei pubblici dipendenti, la riforma dell' affitto per i contadini, l' attuazione dell' assetto giuridico degli insegnanti.
Gli obiettivi che si nascondono dietro la manovra della crisi, sono chiari.
Democristiani e socialdemocratici, che hanno visto sconfitti i propri disegni autoritari dal voto del 7 giugno che ha confermato la grande forza del PCI, fanno ricorso al ricatto politico per costringere a cedimenti il PSI e per far accettare ai socialisti, che in questi ultimi mesi hanno fermamente respinto le pressioni della destra governativa, una politica antipopolare.
Il ricatto politico, accompagnato da minacce di scioglimento anticipato delle Camere e di attacco alle istituzioni democratiche e al diritto di sciopero, è stato preceduto dal ricatto economico, dall' aumento dei prezzi, dall' agitazione antioperaia e antisindacale, dall' accusa, rivolta ai lavoratori per isolarli nell' opinione pubblica, di "mettere in crisi l' economia nazionale".
Si tenta di creare confusione e disorientamento, per preparare il terreno a soluzioni politiche autoritarie, per dire di no ai lavoratori e per tutelare e incrementare il potere e i profitti dei grandi gruppi industriali e finanziari.
Cittadini, lavoratori!
E' necessaria la più ferma viglianza e mobilitazione contro qualsiasi manovra reazionaria e qualsiasi attacco alle libertà e ai diritti conquistati dai lavoratori.
Le tentazioni autoritarie che la DC e il PSU alimentano per superare la debolezza e l' isolamento del centro-sinistra, non troveranno spazio nel nostro paese!
Le forze di sinistra, comuniste, socialiste, cattoliche, si uniscano per sconfiggere le forze della crisi, per dare all' Italia un governo orientato a sinistra che vada nella direzione voluta dai lavoratori: la direzione delle grandi riforme sociali ed economiche che rispondano alle esigenze e ai bisogni delle grandi masse popolari, la fine di ogni discriminazione anticomunista e antipopolare nella formazione dei governi delle regioni nate dal voto del 7 giugno, il pieno sviluppo della democrazia.
Partito Comunista Italiano Fed. di Padova

Istituto conservatore
CSEL
Segnatura archivistica
«19.01.156»
arco cronologico
s.d. [1969 ]
tipologia documentaria
volantino