19.01.144 - «Pensiamo con le idee dei padroni?»

Inviato da alessandro.boin il Sab, 02/10/2018 - 15:40

ABSTRACT: Volantino emesso dalla commissione fabbriche a favore della libertà di stampa e contro il monopolio padronale dei mezzi di informazione.

Pensiamo con le idee dei padroni?
Senza che ce ne accorgiamo, ogni giorno, entrano di contrabbando nella nostra testa le idee dei padroni.
Sono ancora molti gli operai e gli impiegati che pensano che "non bisogna fare politica", che "ci vuole pazienza", che gli scioperi colpiscono la "libertà di lavoro", che c'è una "violenza operaia" che è causa di "disordini", che "i comunisti sono contro la libertà", eccetera.
Queste idde, queste posizioni, non scaturiscono nè dalla esperienza concreta nè dagli interessi dei lavoratori: vengono introdotti dall' esterno della classe operaia.
La stampa, i giornali, la TV, condizionano il nostro modo di pensare: il potere economico, i capitalisti, tentano di controllare anche i cervelli, vogliono essere padroni anche delle teste dei lavoratori.
Si tratta di un dominio sottile, pericoloso, che viene esercitato su tutta la popolazione, per impedire che essa prenda coscienza dei suoi diritti politici.
Proprio in questi giorni si tenta di ricostruire un governo chiamato di "centrosinistra" ma che è in realtà di destra, con lo scopo di frenare l' avanzata dei lavoratori e di dire di no alle riforme: si tenta, insomma, una soluzione governativa che si scontra in partenza con la volontà di progresso del popolo italiano; si cerca, nello stesso tempo, di convincere i lavoratori a "non fare politica", perchè solo così i padroni potranno continuare a fare i propri interessi!
La Stampa italiana
In Italia i mezzi di informazione radio-televisivi sono di proprietà dello Stato: sono pagati dai cittadini (100 miliardi di abbonamenti!), ma chi comanda sono la DC, i socialdemocratici, i padroni.
Inoltre, dei 79 giornali esistenti, oltre il 90% appartiene ad imprese industriali, alla Confindustria, alla DC.
Tutto ciò spiega perchè la gran parte della stampa italiana è sempre dalla parte dei padroni e del governo, contro i lavoratori.
Quando compriamo il "Gazzettino", il "Resto del Carlino", il "Corriere della Sera", non facciamo altro che dare 70 lire ai padroni, in cambio di idee e giudizi che sono rivolti contro di noi, contro gli interessi e le lotte dei lavoratori! Libertà di stampa
I lavoratori debbono conquistare un grosso obiettivo: la libertà di stampa.
Non è vero che questa libertà esiste: esiste solo sulla carta.
Per fare giornali, ci vogliono i soldi: e i miliardi sono i padroni ad averli.
I profitti accumulati con il nostro sfruttamento servono a finanziare giornali che sono uno strumento di propaganda antioperaia.
L' unico giornale finanziato dai lavoratori è l' "Unità": ed è anche l' unico giornale che parla obiettivamente dei problemi e delle lotte dei lavoratori.
Rafforzare l' "Unità" significa fare più forti le nostre idee, conoscere sempre meglio la situazione e i modi per cambiarla radicalmente.
Partito Comunista Italiano - Federazione di Padova
Commissione Fabbriche
 

Istituto conservatore
CSEL
Segnatura archivistica
«19.01.144»
arco cronologico
s.d. [1968]
tipologia documentaria
volantino