19.01.134 - «Unità operaia - Galileo»

Inviato da alessandro.boin il Sab, 02/10/2018 - 15:33

ABSTRACT: Il volantino, stampato sul recto e sul verso a cura della sezione di Battaglia Terme, riassume il fallimento della politica  di centro-sinistra per introdurre alcune problematiche che riguardano la fabbrica Galileo e le iniziative che i comunisti al suo interno intendono intraprendere e che saranno chiarite nella Conferenza prevista. 

Unità operaia - Galileo
a cura della Sezione P.C.I. di Battaglia Terme
Il fallimento del centro-sinistra
Chi guarda seriamente e criticamente la situazione non può non ammettere il carattere fallimentare del centro-sinistra.
Accantonati rapidamente i propositi rinnovatori i partiti di governo sono falliti persino nell' obiettivo più limitato di contrastare la diminuzione dell' occupazione edella produzione.
La mancata chiarificazione nella D.C., rivendicata dal PSI e dagli altri Partiti laici dopo le vicende dell' elezione del Presidente della Repubblica, ha rappresentato l' ennesimo cedimento al gruppo doroteo della DC.
Le misure proposte oggi dal Governo (programma quinquennale e superdecreto) sono fatti sulla misura delle richieste della Confindustria, tanto è vero che persino Malagodi ne è soddisfatto.
L' incredibile appoggio di Moro all' aggressione americana nel Vietnam è l' ultimo atto inqualificabile di una politica di governo che non si distingue dagli anni in cui il PSI era all' opposizione.
Lo stesso Segretario del PSI De Martino ha riconosciuto che le pretese conservatrici della DC hanno toccato il limite e che il centro-sinistra mostra ormai la corda.
Sorga dalle fabbriche l' indicazione di un nuovo governo sorretto da una nuova maggioranza capace di portare avanti una politica popolare.
Le forze comuniste, socialiste, le forze della sinistra cattolica, se unite, sono in grado di sconfiggere i conservatori e di promuovere una politica popolare, democratica e antimonopolistica.
Battere con la lotta i piani dei monopoli
I licenziamenti, le sospensioni, le riduzioni dell' orario di lavoro rappresentano un grave attacco alla condizione operaia.
Queste misure sono accompagnate da un aggravato sfruttamento dei lavoratori nelle fabbriche secondo i piani della Confindustria di produrre di più con meno occupati.
Ma questo non basta: monopoli e Governo chiedono in coro il blocco dei salari, nonostante che l' aumento del costo della vita abbia dato già un duro colpo al potere d' acquisto dei salari e degli stipendi.
C'è il chiaro tentativo - dietro il ricatto del licenziamento - di mettere le manette alle rivendicazioni operaie per avere via libera nella realizzazione dei piani che garantiscono sempre più alti profitti a spese dei lavoratori.
E' necessario che la risposta operaia si esprima subito con la lotta, opponendosi al taglio dei tempi, alla riduzione degli orari, a tutte le forme di sfruttamento.
Solo la lotta immediata, nella fabbrica e fuori, può sventare i piani dei monopoli e imporre un tipo di sviluppo fondato sul miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle masse.
Alla "Galileo"
Anche la "Galileo" (non appartiene ai monopoli?) segue la linea di aumentare la produzione, riducendo l' orario di lavoro, pagando meno salari.
Un calcolo da noi fatto indica che ogni mese gli operai e gli impiegati per salari e stipendi percepiscono in meno 4 milioni di lire.
La riduzione dell' orario di lavoro è un grande affare per i padroni e si risolve nell' intensificazione dello sfruttamento di tutti i lavoratori, operai, impiagati, tecnici, i quali pur laovrando meno ore producono come prima e più di prima.
Il continuo taglio dei tempi di lavorazione nei diversi reparti porta ad un aumento della produttività.
Si lavora di più, si produce di più, si guadagna meno.
Il reparto serramenti è forse quello dove la fatica operaia è portata all' estremo limite, ma l' intensificazione del lavoro riguarda tutti i reparti.
Una volta in carpenteria c' erano 3 capi, oggi tra capi periti e marcatempi il numero è più elevato: tutto ciò per far rendere di più e a basso costo gli operai.
Così l' arretratezza degli impianti nella carpenteria viene a gravare sugli operai: pensiamo alla cesoia che ha quasi 50 anni di vita.
Se prendiamo i verniciatori troviamo che su 47 operai nessuno di loro è considerato specializzato per cui anche le basse qualifiche servono allo sfruttamento.
Le tabelle del cottimo sono in continua diminuzione e il premio di produzione è bassissimo.
Sulle forme di sfruttamento ritorneremo ancora, reparto per reparto.
Oggi vogliamo porre una domanda: dove vuole giungere la Direzione?
E' evidente che la riduzione dell' orario di lavoro è il primo passo, il secondo passo sarà il licenziamento.
A queste prospettive occorre dire di no, subito! Utilizzando tutti i mezzi intanto per opporsi al taglio dei tempi, alla diminuzione dei cottimi, rivendicando il ripristino dell' orario normale, il rispetto delle qualifiche, ecc.
Ma gli operai devono porsi un problema fondamentale. Dove va la ricchezza che essi producono?
Dove vanno a finire i miliardi che la Sade-Montecatini ricava dallo sfruttamento degli operai della "Galileo"? Dove sono investiti?
Tutti sanno che all' estero la "Galileo" è interessata alla costruzione di altre fabbriche.
Ma è giusto che i miliardi di profitto ricavato dal duro lavoro degli operai, degli impiegati, dei tecnici siano esportati, investiti all' estero?
A questa domanda la risposta non può che essere: è urgente e necessario il controllo pubblico e democratico sugli investimenti dei gruppi monopolistici affinchè il loro indirizzo corrisponda agli interessi della collettività.
E qui siamo al discorso della programmazione democratica e antimonopolistica dell' economia italiana che è l' alternativa all' attuale linea della Confindustria accettata dal Governo con il piano quinquennale che porta il nome del socialista Pieraccini.
I comunisti al lavoro
I Comunisti della "Galileo" stanno preparandosi alla Conferenza Nazionale dei comunisti nelle fabbriche dibattendo i problemi della fabbrica e i problemi politici.
La Conferenza della "Galileo" si terrà sabato 15 maggio alle ore 15 nella sede del PCI a Battaglia.
Dateci il vostro contributo di idee e di proposte e anche di critica al nostro lavoro. Partecipate alle nostre discussioni.
Al Parlamento per iniziativa dei comunisti la legge sui licenziamenti
Dopo la promessa non mantenuta dal Governo di attuare lo Statuto dei diritti dei lavoratori nelle aziende e dopo aver impedito per lungo tempo l' esame del progetto di legge per la giusta causa nei licenziamenti a giorni la Camera dei Deputati discuterà il progetto di legge firmato dai deputati del PCI, del PSIUP e del PSI.
Sostenete attivamente questa battaglia parlamentare, firmando petizioni, ordini del giorno.
Chiedete che la Commissione Interna invii un telegramma alla Presidenza della Camera per rivendicare l' approvazione della legge.
Sottoscrivete per l' ospedale da campo al Vietnam!
Date presto ciò che potete!
Ogni popolo che combatte per l' indipendenza e la libertà è nostro fratello.
Fermare la mano degli aggressori USA significa lottare per la pace e per la giustizia.

Istituto conservatore
CSEL
Segnatura archivistica
«19.01.134»
arco cronologico
s.d. [1965]
tipologia documentaria
volantino