19.01.212 - «Passa un emendamento del PCI: ridotte del 25% le tariffe elettriche per le piccole aziende»

Inviato da alessandro.boin il Sab, 02/10/2018 - 16:50

ABSTRACT: Il volantino contiene un'informativa circa la battaglia del PCI condotta alla Camera del Deputati che ha portato all'approvazione di un emendamento al "decretone economico" ottenendo la ridozione delle tariffe elettriche per le piccole imprese del 25% e sottolineando come le forze composte da artigiani, commercianti e coltivatori diretti siano da considerare "veri amici".

Passa un emendamento del P.C.I.: ridotte del 25% le tariffe elettriche per le piccole aziende
I Comunisti e i Socialisti Unitari hanno battuto alla Camera il Governo e la maggioranza di centro-sinistra, cui si erano alleati anche fascisti e liberali, ed hanno approvato un importante emendamento in base al quale un milione e trecentomila aziende artigiane, un milione e seicentomila esercizi commerciali e tutte le aziende contadine coltivatrici dirette pagheranno il 25% in meno sulle tariffe per la energia elettrica.
L' emendamento comunista afferma che "le tariffe dell' energia elettrica per usi industriali, commerciali e agricoli con potenza fino a trenta chilowatt sono ridotte del 25% anche per quanto riguarda la quota fissa a partire dalle letture dei contatori relative ai periodi di consumo che avranno inizio successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto".
Questo significa, in pratica, che milioni di artigiani, commercianti e contadini pagheranno ad esempio 75 mila lire invece di 100 mila.
Il successo dei comunisti è stato ottenuto in modo clamoroso, facendo uscire dai gangheri i dirigenti democristiani, del centro-sinistra e delle destre, che dopo il fallimento della loro opposizione accusavano le sinistre di "aver approfittato della assenza dei Deputati di maggioranza", come se anche i democristiani non dovessero adempiere al dovere della presenza in Parlamento!
Quali sono i veri amici?
Artigiani, commercianti, coltivatori diretti!
La vittoria comunista è stata ottenuta con un emendamento all' articolo 15 del cosidetto "decretone" economico, a quella legge cioè voluta dal Governo e dai grandi monopoli e che stabilisce fortissime esenzioni fiscali e agevolazioni per i grandi complessi industriali, da cui le forze del centro sinistra e delle destre volevano tenere fuori le piccole aziende.
Nella sostanza, secondo il Governo, il prezzo delle esenzioni concesse ai grandi complessi doveva essere pagato dai lavoratori e dai piccoli operatori economici.
Lo stesso articolo 15 stabilisce una serie di sgravi a favore delle grandi aziende in maniera di tariffe per il consumo dell' energia elettrica.
Solo con la loro ferma posizione, comunisti e socialisti unitari sono riusciti a modificare il contenuto della legge, contro la volontà di quelli che a parole promettono aiuti alle piccole aziende, mentre poi nei fatti lavorano in direzione contraria.
Partito Comunista Italiano - Padova, ottobre '68

Istituto conservatore
CSEL
Segnatura archivistica
«19.01.212»
arco cronologico
«1968, ott.»
tipologia documentaria
volantino