ABSTRACT: Il volantino è diviso in due parti. Nella prima parte è riassunta la proposta di legge presentata dal P.C.I. sulla riforma delle pensioni, nella seconda un breve riassunto sulla disastrosa situazione occupazionale della provincia.
Basta con i licenziamenti sviluppiamo l' occupazione!
Non più zone salariali
In questi giorni i lavoratori di molte provincie italiane sono scesi unitariamente in lotte generali per eliminare dai contratti di lavoro le "zone salariali", cioè la evidente ingiustizia per cui un operaio metalmeccanico di Padova (e lo stesso vale per le altre categorie) riceve 233 lire all' ora mentre lo stesso operaio, che svolga uguale lavoro a Milano, riceve invece 253 lire.
Questa sperequazione non regge più ai nostri giorni.
Le zone salariali vanno eliminate!
Non più pensioni di fame
Il Governo non vuole affrontare in termini di giustizia l' annoso e drammatico problema della riforma delle pensioni.
Il P.C.I. ha presentato un progetto di legge che si fonda su questi punti:
1) minimi mensili di pensione a 30000 lire;
2) pensioni all' 80% del salario, dopo 40 anni di contribuzione effettiva, figurativa o volontaria;
3) gestione dei fondi previdenziali da parte delle organizzazioni sindacali dei lavoratori.
Ma il Governo non vuole spendere una lira in più per i vecchi lavoratori, mentre regala miliardi, anche con le ulitme misure di esenzioni fiscali e di agevolazioni economiche che vanno sotto il nome di "decretone", ai padroni e ai grandi industriali!
E' ora di dire "basta!" a questa politica.
La lotta perchè sia resa giustizia ai pensionati è una lotta per il progresso sociale e civile di tutto il paese.
Dopo tre anni di "programmazione" governativa l' occupazione in agricoltura è diminuita del 7%, mentre nell' industria gli aumenti di posti di lavoro sono stati irrisori, insufficienti ad assorbire i lavoratori fuggiti dai campi.
Gli aumenti non hanno corrisposto neppure alla metà delle previsioni governative.
Nella stessa nostra provincia i disoccupati sono oltre 15000; inoltre le "ristrutturazioni", gli "ammodernamenti" e l' introduzione di nuove tecniche di supersfruttamento all' interno delle fabbriche provocano licenziamenti massicci:
- lo zuccherificio di Cartura è stato chiuso;
- uguale provvedimento si prevede per quello di Montagnana, attualmente requisito dal sindaco del luogo in accordo con la DC, il PCI, il PSU e le organizzazioni sindacali per tutelare i posti di lavoro;
- alle officine Stanga l' occupazione è diminuita di 100 unità, nel giro di 4 anni, mentre aumenta la produttività ed il profitto degli industriali.
Sempre più vigorosa si sviluppi la lotta unitaria delle masse lavoratrici dentro e fuori la fabbrica per i salari, per conquistare maggiore potere contrattuale.
Solo con la lotta i lavoratori potranno affermare una nuova linea politica ed economica, che ponga l' uomo - e non il profitto capitalistico - al centro del progresso e dello sviluppo tecnico, industriale, economico.
Partito Comunista Italiano