19.01.017 - «Unità operaia»

Inviato da alessandro.boin il Ven, 02/09/2018 - 19:06

ABSTRACT: Volantino a cura della cellula del P.C.I. della "Galileo" di Battaglia Terme in merito ad alcune tematiche sia di tipo politico, i socialisti al governo,  che sindacale con particolare riferimento ad alcune problematiche emerse all'interno dell'azienda. 
Sono presenti due copie del volantino.

Unità operaia, a cura della Cellula del P.C.I. della "Galileo" di Battaglia Terme
Unire la sinistra per batter la destra.
La partecipazione dei socialisti al Governo per il modo come è avvenuta; per non aver voluto il compagno Nenni utilizzare tutta la forza unita della sinistra nella contrattazione con i dirigenti democristiani; per aver comportato una scissione nello stesso PSI, per i continui cedimenti socialisti ai ricatti della D.C., si sta dimostrando inopportuna, compromettente e pericolosa perchè offre gratuitamente una copertura di sinistra alla politica dei dirigenti dorotei della DC, politica che va contro le aspettative e le esigenze dei lavoratori.
Mentre il governo di centro-sinistra chiede ancora sacrifici ai lavoratori (che se li stanno tramandando di padre in figlio, i sacrifici) favorisce apertamente i gruppi monopolistici.
Come uscire da questa crisi politica ed economica? Noi comunisti affermiamo che bisogna cambiare governo prima che sia la destra a farlo saltare dopo averlo ben ben logorato.
Ma cambiare governo per una politica popolare, più avanzata, decisamente antimonopolistica e democratica, comporta una più forte pressione popolare, una presa di coscienza di quei gruppi che fanno parte dell' attuale maggioranza governativa (socialisti e sinistre democristiane) per superare il loro stato di inferiorità e di "paura" della destra e mettersi sul piano di combattere apertamente e coraggiosamente la destra economica e politica.
Noi comunisti siamo disposti ad appoggiare con tutta la forza dei nostri 8 milioni di voti, con tutta la nostra capacità politica e di legame con le masse, un nuovo governo capace di esprimere un programma avanzato di riforme, fondato sul miglioramento del tenore di vita delle masse e non solo sul loro sacrificio e poggiato su tutto lo schieramento di sinistra.
Unire la sinistra per battere la destra: ecco la parola d' ordine di ogni lavoratore, di ogni democratico, di ogni progressista.
Il premio di rendimento.
Il contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici dice a pag. 256: "il premio di produzione decorrerà dal 1° gennaio 1964 al 1° gennaio 1965".
E' evidente che la mancata applicazione di questa parte del contratto si risolve in un blocco salariale di fatto.
Ogni mese di ritardo nella applicazione del premio di produzione significa sottrarre ai lavoratori una parte della retribuzione sancita dal contratto nazionale.
Alla "Galileo" il punto morto della questione è rappresentato dal "premio unico", cioè quella conquista aziendale frutto di lunghe lotte.
Qui si vorrebbe far passare tale "premio" per premio di produzione.
Ma il premio di produzione deve essere collegato al rendimento del lavoro, non solo, ma - ecco il problema! - deve essere calcolato sulla produzione terminale (cioè finita) e le ore impiegate, elementi obiettivi della più completa produzione aziendale.
Il calcolo del premio di produzione comporta tre questioni fondamentali:
1° definizione dei parametri a cui far riferimento per la determinazione del premio;
2° regolamentazione dei contenuti remunerativi da porre come base di partenza e per garantire un andamento dinamico del premio;
3° fissazione del concetto stesso del premio e della specifica strutturazione da conferirgli per poterne controllare concretamente l' applicazione nell' azienda.
La resistenza padronale significa sostanzialmente un rifiuto a dare i dati utili per la formulazione del premio, impedendo che i lavoratori mettano il naso nei loro "affari" e scoprire le vere dimensioni dello sfruttamento al quale sono sottoposti; ma significa anche volontà di rifiutare il rispetto delle conquiste contrattuali e quindi di dare ai lavoratori ancor meno di quanto loro spetta per contratto.
Contro questo atteggiamento è necessario che i lavoratori si uniscano, discutano, approfondiscano sempre più l' importanza di questo aspetto del contratto, chiarendo a se stessi i termini del problema e si preparino alla lotta per vincere la resistenza del padronato.
Parliamo di ...
Fonderia: un unico, impossibile reparto che accumula fonditori, animisti, sbavatori e sabbiatori, con la sabbiatrice che offre a tutti polvere in abbondanza e danni alla salute. Infatti 5 lavoratori sono stati recentemente riconosciuti non idonei a lavorare, data la malattia contratta nel reparto.
Non è l' ora di dividere il reparto procurando alle diverse categorie di lavoratori condizioni di lavoro più decenti e più igieniche?
Verniciatori: può sembrare incredibile che avvenga in una fabbrica come la "Galileo". Ma la realtà è che la verniciatura alla "Galileo" si fa in una sala munita di aspiratori e attrezzature per eliminare i residui tossici estremamente insufficienti.
Lo spruzzo viene dato all' aperto; il vestiario degli operai che assorbisce in parte sostanze tossiche, che respirando, rovinano la salute; maschere vecchie che non difendono sufficientemente gli operai; due vasche di acido per la pulizia del materiale all' aperto pericolose per tutti.
Infine, niente tute per i verniciatori, nè latte.
Così si lavora nella fabbrica del monopolio SADE.
Ultime notizie ...
Il governo si oppone all' aumento degli assegni familiari e delle pensioni: questo è il punto d' arrivo tipicamente conservatore del governo Moro-Nenni.
Il fondo per gli assegni familiari è attivo per oltre 90 miliardi all' anno.
Le organizzazioni sindacali e padronali hanno concordato un aumento degli assegni familiari, ma interviene il governo e chiede di rinviare di un anno l' aumento.
Il fondo pensioni dell' INPS presentava alla fine del 1963 un avanzo di 550 miliardi.
Si prevede che alla fine di quest' anno l' avanzo sia di 1000 miliardi.
Ma il governo rifiuta di aumentare le pensioni.
Badate: sia il fondo per gli assegni familiari che per le pensioni sono danaro versato dai lavoratori proprio per quello scopo.
I denari ci sono! Sono dei lavoratori!
Nessuno chiede una lira allo Stato.
Perchè allora il governo vuole impedire gli aumenti? Perchè sostiene che bisogna limitare i consumi.
Ma quali consumi? Forse quelli dei signori che vanno in fuori serie? No!
Ancora una volta il governo intende colpire il consumo delle famiglie numerose e dei pensionati, cioè il consumo del pane o della minestra.
Ma il compagno Nenni doveva andare al governo per queste basse operazioni?

Istituto conservatore
CSEL
Segnatura archivistica
«19.01.017»
arco cronologico
s.d. [1964 - 1966]
tipologia documentaria
volantino
documentazione digitalizzata