ABSTRACT: Il tema del volantino, stampato sul recto e sul verso e a cura degli studenti comunisti, riguarda l'occupazione dell'Istituto Configliachi da parte degli studenti ciechi dello stesso, sostenuti da alcuni studenti bolognesi nelle medesime condizioni, per denunciare lo stato di degrado in cui versa l'Istituto e più in generale le politiche discriminatorie nei confronti dei portatori di handicap appartenenti a famiglie non abbienti.
Uniti ai compagni del Configliachi
Il giorno 9 febbraio gli studenti ciechi del Configliachi occupano l' istituto.
Il giorno 14 febbraio interviene la polizia in assetto di guerra e fa finire l' occupazione.
L' insofferenza verso alcuni aspetti della vita dell' istituto - vitto scarso e poco pulito, carenza di assistenza sanitaria (esiste una sola infermiera per 320 allievi e il medico si reca all' istituto una volta alla settimana per mezz' ora mentre la domanda di ricovero in ospedale di un convittore deve passare attraverso il Consiglio di Amministrazione che si riunisce una volta al mese), un regolamento assurdo che sancisce tra l' altro una medievale separazione tra i sessi - è stata la miccia che ha fatto scoppiare l' agitazione.
Ma il disagio aveva radici più profonde, e gli studenti del Configliachi riuniti in occupazione, confrontando e chiarendo i loro problemi insieme agli studenti di un analogo istituto bolognese che loro stessi avevano invitato (sono questi che il Gazzettino ha definito "elementi esterni filocinesi"), riuscivano a trarre dalla loro lotta particolare delle linee di fondo che collegavano le loro rivendicazioni a problemi più generali di tutta la società:
L' isolamento urbanistico (l' edificio è situato a qualche chilometro dalla città, vicino ad altri consimili istituti) non è che la materializzazione dell' isolamento a tutti i livelli a cui la società li costringe.
I ragazzi del Configliachi alla conferenza stampa tenuta presso il Liviano il 17 febbraio hanno detto: "non vogliamo un istituto dove ci siano 300 ciechi, ma un istituto dove ci siano 300 vedenti e 20 ciechi. Solo così potremo vedere".
I manicomi, gli istituti per minorati psichici e fisici, gli ospedali stessi non sono che dei ghetti attraverso cui questa società elimina, disumanizzandoli, coloro che non possono essere inseriti nella produzione.
La discriminazione di classe:
il 90% dei ciechi ricoverati sono figli di operai, manovali, contadini e famniglie povere in genere.
nei manicomi abbiamo la stessa situazione: i ricchi invece vanno a farsi fare la "cura del sonno" in cliniche private e costose.
tra i bocciati troviamo per la maggior parte figli di poveri e a questo proposito i ragazzi della scuola di Barbiana si chiedevano "è possibile che i cretini nascano tutti nelle case dei poveri?"
nelle classi speciali e differenziali delle scuole elementari e medie, negli istituti per bambini minorati psichici e fisici troviamo egualmente una altissima percentuale di figli di manovali, operai contadini e così via.
Tutto questo può essere casuale?
Il monopolio delle Opere Pie.
Le opere pie e gli enti morali hanno come caratteristica particolare il fatto che pur sostenendosi con il pubblico denaro e le rette degli utenti (le Province o le famiglie pagano all' Istituto Configliachi più di duemila lire al giorno per ogni allievo) si confondono con l' infinito campo delle sitituzioni private.
Questi istituti (da quelli di assistenza ai minorati di tutti i tipi per finire alle scuole materne) permettono alle classi dominanti di avere nelle mani strumenti importantissimi e centri di speculazione economica e politica come pure di manipolazione ideologica.
La lotta degli studenti ciechi segna un momento importante nella lotta contro il capitalismo: e se ne è ben accorta la classe dominante, che non ha esitato ad inviare la polizia dentro l' istituto, malgrado l' indignazione che un tale atto avrebbe sicuramente provocato nella popolazione.
Gli studenti del Movimento Studentesco hanno fatto proprie le rivendicazioni dei colleghi dell' Istituto Configliachi, manifestando per le strade di Padova la propria solidarietà e il proprio sdegno.
Ma la lotta non è finita:
ora l' istituto è chiuso. i ragazzi spediti a casa per una "vacanza", malgrado il disagio che questo provocava a loro e alle loro famiglie.
Quando ritorneranno nell' Istituto, si troveranno di fronte di nuovo i problemi che li hanno spinti ad occupare.
E' quindi necessario continuare la lotta appoggiando da una parte le precise rivendicazioni immediate portate avanti dagli studenti del Configliachi (tra le quali: diritto d' assemblea, libertà di frequentarsi tra allievi e allieve, miglioramento del vitto e aumento del personale, gestione democratica dell' Istituto ecc.) e allargano dall' altra il fronte di agitazione.
No ai ghetti e alla repressione
Studenti Comunisti