ABSTRACT: Volantino a cura dell'Alleanza Regionale dei Coltivatori Diretti per denunciare i risultati inferiori alle aspettative ottenuti dal governo in materia di assistenza sanitaria e pensionistica.
Giustizia per i coltivatori diretti
Coltivatori diretti!
In queste ultime settimane si è fatto un gran discutere di assistenza di malattia e di pensione, ma, purtroppo, i risultati sono molto inferiori alle aspettative.
La realtà è che i coltivatori diretti continuano ad essere considerati cittadini di seconda categoria.
Lavorano il doppio e guadagnano la metà degli altri lavoratori; Producono i beni di consumo indispensabili per la vita di tutti i cittadini ed, in compenso, hanno un trattamento assistenziale e previdenziale che è il peggiore tra quelli esistenti nel nostro Paese.
- I coltivatori diretti sono gli unici lavoratori della terra privi dell' assistenza delle medicine;
- l' assistenza di malattia è assolutamente insufficiente e le Mutue Comunali e Provinciali si trovano in una situazione fallimentare;
- si va in pensione cinque anni dopo gli altri e con importi inferiori;
- mancano gli assegni familiari.
Tre anni fa la Conferenza Nazionale dell' Agricoltura ha auspicato che ci sia un miglioramento nel trattamento assistenziale e previdenziale dei coltivatori diretti.
Invece di miglioramento vi è un ulteriore distacco tra i contadini e i restanti lavoratori.
Dal primo gennaio 1965 tutte le pensioni aumentano del trenta per cento ma i coltivatori diretti si devono accontenater del venti.
Mentre per gli agrari e gli industriali si riducono i contributi assistenziali di oltre 400 miliardi, con le prossime cartelle esattoriali di agosto i coltivatori diretti avranno un ulteriore aumento.
Coltivatori diretti!
La Alleanza Regionale vi invita per le prossime settimane, e soprattutto in coincidenza con l' arrivo delle cartelle esattoriali di agosto, a far sentire la vostra più vibrata protesta.
Unitamente ai problemi dell' assistenza e della pensione la Allenaza Regionale vi invita a sostenere anche altre rivendicazioni già mature nella coscienza di tutti i contadini:
1 - Il passaggio delle Casse Mutue all' INAM, la assistenza farmaceutica e gli assegni familiari;
2 - aumento dei contributi da parte dello Stato per ottenere che siano restituiti all' agricoltura almeno in parte i profitti che la Federconsorzi, i monopoli e gli speculatori di ogni genere realizzano a danno dei contadini;
3 - un piano di finanziamenti per l' azienda contadina al posto del "Piano Verde" che si è dimostrato insufficiente ed ha favorito i grandi agrari più che i coltivatori diretti;
4 - la istituzione di un fondo permanente di solidarietà nazionale per indennizzare i contadini colpiti dalle avversità atmosferiche;
5 - rispetto delle tabelle di equo canone e immediata applicazione della legge sui Mutui quarantennali, in modo che la terra vada in proprietà a chi lavora.
Padova - Agosto 1965
Alleanza Regionale dei coltivatori diretti veneti