19.01.042 - [Richiesta sospensione del Mercato Comune Europeo]

Inviato da alessandro.boin il Sab, 02/10/2018 - 14:13

ABSTRACT: Il volantino contiene un riassunto sulle motivazioni che avevano portato il P.C.I. ad opporsi alla firma dei Trattati di Roma e invita nel contempo a negare il voto alla D.C. nelle imminenti elezioni del 25 maggio votando P.C.I.

Perchè questa tenaglia non si stringa sull' Italia chiediamo la sospensione del Mercato Comune Europeo
Un anno fa quando il governo d.c. firmò il trattato del MEC con i governi della Germania occidentale, della Francia, del Belgio, dell' Olanda e del Lussemburgo, il solo partito che si oppose al Mercato comune e gli votò contro in Parlamento fu il P.C.I.
I comunisti dissero che il MEC era un pericolo per l' Italia perchè rappresentava:
uno strumento della NATO per fornire la Germania occidentale di armi atomiche;
uno strumento dei monopoli francesi e tedeschi per rafforzarsi a spese della più debole economia italiana;
uno strumento dei monopoli italiani per accentuare lo sfruttamento dei lavoratori, schiacciare le aziende piccole e medie, aggravare la miseria del Mezzogiorno;
uno strumento della grande proprietà terriera capitalistica per colpire la piccola azienda contadina ed espellere altri milioni di lavoratori dalle campagne;
e infatti, oggi che il MEC è entrato in vigore:
per mezzo del MEC il governo d.c. si accorda con il governo di Adenauer e con il governo francese per una produzione in comune di armi, che permetta ai tedeschi di fabbricare armi atomiche in Francia e in Italia.
Servendosi del MEC per scaricare sulla economia italiana il peso della crisi che dagli Stati Uniti si allarga all' Europa occidentale, i monopoli tedeschi e francesi prendono misure, che già colpiscono le nostre industrie cantieristiche e delle fibre tessili.
Per assicurarsi alti profitti di fronte alla concorrenza tedesca e francese, inasprita dal MEC, i monopoli italiani vogliono comprimere ulteriormente i salari. E questo quando l' operaio italiano è già il peggio retribuito di tutti i paesi del MEC (in Italia un siderurgico è pagato 272 lire l' ora, in Germania 342, in Francia 350. In Italia un minatore del ferro ha 183 lire l' ora, in Germania 246, in Francia 504).
La nostra agricoltura, essendo la più arretrata del MEC, non regge alla concorrenza degli altri paesi e già manifesta - ha detto il presidente della Federconsorzi - "sintomi preoccupanti di stasi". L' azienda contadina viene colpita dalla grande proprietà capitalistica, e già si parla di altri 3 o 4 milioni di contadini che dovrebbero essere cacciati dalle campagne.
Ma la D.C., complice dei monopoli e della grande proprietà agricola, non si cura che operai e contadini siano ridotti alla disoccupazione e alla fame, che i piccoli e medi produttori siano mandati in rovina dal MEC. Il programma elettorale democristiano annuncia sfrontatamente la "organica applicazione del MEC".
I fatti stanno dimostrando che i comunisti avevano ragione di opporsi al MEC.
Per impedire che gli effetti del Mercato Comune Europeo diventino irreparbili il PCI chiede agli elettori di dare il 25 maggio un voto per la sospensione del MEC.
Solo la politica indicata dai comunisti può salvare l' economia italiana dalla crisi ed aprirle la strada dell' espansione interna ed internazionale.
Il programma elettorale del P.C.I. rivendica:
- un vero mercato comune europeo, fondato sulla distensione, il disarmo, la pacifica cooperazione economica fra i paesi di Occidente ed Oriente;
- un allargamento del mercato interno italiano mediante la limitazione dei monopoli, la riforma agraria generale, investimenti produttivi nel Mezzogiorno e nelle altre aree arretrate del paese;
- l' aumento dei salari e degli stipendi e la riduzione della giornata lavorativa a parità di salario;
- la diminuzione dei prezzi dei prodotti industriali e agricoli mediante la diminuzione degli ingenti profitti e della rendita fondiaria parassitaria.
Per salvare l' economia italiana, per far arretrare le forze che vogliono chiudere l' Italia nella tenaglia del MEC!
Per l' indipendenza, il rinnovamento, lo sviluppo della nostra economia!
Il 25 maggio negate il voto alla DC, date il voto al PCI

Istituto conservatore
CSEL
Segnatura archivistica
«19.01.042»
arco cronologico
s.d. [1958 mag.]
tipologia documentaria
volantino
documentazione digitalizzata