FNVCA (1947-1963) - FILCEVA (1963-1968)
Tradizionalmente vetrai e ceramisti erano sempre stati organizzati in più sindacati. L'obiettivo che attraverso l'unificazione entrambi i settori sindacali si prefissero fu di dar vita a strutture nazionali uniche, ciò fu reso possibile tra il 1945 e il 1946, quando la Cgil unitaria fornì il sostegno per la formazione di una Federazione nazionale vetrai ceramisti e affini. Inizialmente si trattò solamente di una sigla perchè il processo di unificazione all'interno delle categorie era complesso, ma fu usata per sottoscrivere i contratti nazionali.
Dopo la costituzione delle due organizzazioni nazionali (Sindacato nazionale lavoratori vetro e sindacato nazionale ceramisti ed affini) con sede a Roma si procedette nell'idea di rendere più unitari i due settori. Nel 1947 vengono tracciate le linee guida della Federazione e deciso l'assetto definitivo della Fnvca. Segretario generale è nominato Orazio Marchi (che resterà in carica fino al 1960), il comitato direttivo è composto da otto membri per il settore ceramica e undici per quello del vetro, ma i due sindacati mantengono una larga autonomia decisionale e amministrativa, ciò anche sulla base dello statuto. Nel convegno organizzativo del 1948 si discute di come le sezioni nazionali proprie dei due settore faticassero a riconoscere la Fnvca come istanza superiore e della necessità di costituire sindacati nelle aree in cui era presente l'industria del vetro e della ceramica.
Fino al primo quinquennio degli anni cinquanta l'assetto contrattuale era basato sui contratti collettivi nazionali normativi e sui concordati nazionali salariali, i quali fissavano per gli impiegati i minimi stipendiali e per gli operai le paghe orarie per categorie e specializzazioni. I contratti erano diversi per operai, impiegati e intermedi. I primi contratti collettivi vengono firmati nel 1946. Nei primi dieci anni la contrattazione si concentra su licenziamenti, rivalutazione salariale, sugli aumenti periodici di anzianità, sulla scala mobile, sui miglioramenti percentuali per il lavoro straordinario e di trasferta, sull'indennità di licenziamento.
Nel 1949 si tiene il II Congresso nazionale, che riconferma quanto deciso durante il primo. La Fnvca non aveva strutture a livello provinciale ma erano presenti i sindacati del vetro e quello della ceramica, Snca e Slnv. Gli organi direttivi erano il comitato direttivo, la segreteria e il collegio dei sindaci revisori. Nel congresso nazionale, da tenersi ogni due anni, venivano eletti il comitato direttivo e il collegio dei sindaci. Il comitato direttivo e la segreteria erano formati dai rappresentati dei due sindacati in misura proporzionale agli iscritti.
Nel 1951 la sede viene spostata a Firenze, in considerazione della maggiore concentrazione industriale al nord. Rimangono comunque altre questioni da risolvere: una su tutte quella della silicosi, per cui si rendono necessarie misure protettive efficaci tra cui l'esclusione dei giovani dai lavori nocivi e l'integrazione del trattamento previdenziale e assistenziale per i lavori nocivi. Del lavoro nocivo si discute sia nelle sedi congressuali (a Venezia nel 1952 viene convocato il III Congresso) sia ai tavoli negoziali. Nel 1958 la categoria otterrà che il fondo assistenziale sia integrato con il contributo delle aziende, nel 1963 stabilito che i fondi siano aumentati e riconosciuti altri tipi di lavorazioni in cui i lavoratori sono esposti al rischio di silicosi. Il Congresso inoltre decide di limitare l'autonomia dei sindacati di settore stabilendo che il comitato direttivo sia unico e unitario, mentre per gli aspetti tecnici si stabilisce la struttura consultiva. A livello locale oltre alle federazioni ci sono le leghe e le sezioni unitarie. Oltre alle commissioni interne, nelle fabbriche, vengono costituiti i comitati sindacali di fabbrica e i collettori.
Nel secondo quinquennio degli anni cinquanta avvengono, soprattutto in alcune aree, dei cambiamenti all'interno dei diversi settori: crescono le unità produttive, si sviluppano le tipologie produttive, si diffondono aziende commerciali. Inoltre aumenta l'occupazione e nascono nuove figure professionali. Nonostante ciò la realtà è disomogenea, il settore ceramica dà maggiori e più evidenti segni di espansione grazie anche all'aumento del lavoro a domicilio. La politica contrattuale si orienta maggiormente verso la contrattazione a livello di azienda.
Nel 1962 la sede torna a Roma. Nel 1963 si tiene a Massa Marittima il VI Congresso nazionale: la federazione include tra i suoi organizzati altri gruppi di lavoro e avviene il cambio del nome in Filceva: Federazione italiana lavoratori ceramica elettronica vetro e abrasivi. Alla guida della federazione come segretario responsabile è Luigi Puccini.
Il primo cambiamento introdotto dalla nuova federazione è l'istituzione dei comitati nazionali: le modifiche organizzative sono sollecitate da diverse ragioni, tra cui le trasformazioni produttive nei due settori principali del vetro e della ceramica e l'importanza crescente assunta dal settore abrasivi. Al congresso del 1963 si discusse della programmazione economica e dell'assetto contrattuale; vengono decisi due livelli: uno nazionale per regolamentare una serie di norme generali valide per tutta la categoria indipendentemente dalla dimensione aziendale, e un livello articolato contenente norme da adeguare alle realtà aziendali e di settore. I temi affrontati in questo caso sono: cottimi conformi al rendimento, premi produzione, riduzione dell'orario di lavoro, riconoscimento del diritto alla contrattazione articolata. Viene introdotta la carica di presidente, senza compiti decisionali, permangono comitato direttivo ed esecutivo. Il successivo cambio istituzionale verrà proposto dal congresso del 1966: l'unificazione con la Filcep, da cui due anni dopo nascerà la Filcea. La struttura settoriale su cui erano fondate le due federazioni non venne alterata.
ELENCO SEGRETARI FNVCA-FILCEVA
Anno Membri di segreteria
1947 Albano Camporese
1948 Albano Camporese
1949 Sante Della Putta
1950 Sante Della Putta
1951 Primo Pasquato
1952 Ada Foco, Remo Gonella
1953
1954 Giovanni Nalesso, Adelmo Vecellio, M. Tessari
1955 Alfredo Piasentini
1956 Alfredo Piasentini
1957 Giovanni Nalesso, Alfredo Piacentini
1958 Armando Cecchinato
1959
1960
1961
1962 Bruno Facchinelli, Bruno Brandolese
1963
1964
1965
1966 Dino Moro
1967
1968